
Peschiera del Garda: storia e curiosità della città fortezza UNESCO
Peschiera del Garda è una graziosa cittadina veneta a Sud del Lago di Garda, entrata a far parte del patrimonio dell’umanità UNESCO nel 2017. Non si può parlare di cosa vedere a Peschiera del Garda senza conoscere prima la storia che l’ha resa la fantastica città fortificata sull’acqua che è oggi. Partiamo allora per questo viaggio nel tempo alla scoperta di Peschiera!
Indice
Peschiera del Garda
In questo articolo vi parlerò della storia di Peschiera, e di come con l’andare dei secoli la cittadina assume le caratteristiche architettoniche che oggi la contraddistinguono. Ho dedicato a Peschiera anche un altro articolo dove troverete un itinerario a piedi alla scoperta di cosa vedere a Peschiera del Garda e nei dintorni, oltre a tanti suggerimenti su dove dormire e dove mangiare a Peschiera (al link).

Peschiera del Garda storia
Nella Divina Commedia, Dante parlava così di Peschiera del Garda:
Per mille fonti, credo, e più si bagna,
Tra Garda e Val Camonica Pennino
Dell’acqua che nel detto lago stagna.
Luogo è nel mezzo là, dove il Trentino
Pastore, e quel di Brescia, e il Veronese
gnar potrìa, se fesse quel cammino.
Siede Peschiera, bello e forte arnese
Da fronteggiar Bresciani e Bergamaschi,
Ove la riva intorno più discese.
Ivi convien che tutto quanto caschi
Ciò che in grembo a Benaco star non può,
E fassi fiume giù pei verdi paschi.
Tosto che l’acqua a correr mette cò,
Non più Benaco, ma Mincio si chiama
Fino a Governo, dove cade in Pò.
Inferno — Canto XX. Verso 64 a 78
Già allora era famosa come splendida fortezza. Peschiera nella sua lunga storia è passata di mano in mano a regni e regnati di diversa provenienza. La sua funzione di fortezza è rimasta sempre immutata ed ciò che, infondo, l’ha resa desiderabile e desiderata da tutti i sovrani.
Vediamo allora insieme i passaggi salienti della storia di Peschiera e nel mentre scopriamo le origini dei luoghi che oggi possiamo sicuramente annoverare nell’elenco di cosa vedere a Peschiera del Garda.
Età del Bronzo
Peschiera del Garda è stata abitata sin dall’età del Bronzo. La sua posizione strategica e la vicinanza di acqua dolce, sia del Lago di Garda, che del suo unico emissario, il fiume Mincio, la ha sempre resa un luogo ottimo dove abitare.
Epoca Romana
La città prende il nome di Arilica (e ancora oggi i suoi abitanti si chiamano “Arilicensi”). Viene fortificata dai Romani, che la usano come loro centro e deposito di materiali di navigazione del Garda, sul quale tenevano una flottiglia armata. Da Peschiera passava la famosa via Gallica, un’antica strada romana che collegava i maggiori centri abitati della Pianura Padana. L’attuale strada statale 11 Padana Superiore e in parte il percorso del Naviglio della Martesana, ricalcano l’antica via.
Longobardi
Alla fine del 600 d.C., con il dominio dei Longobardi, Peschiera diviene un importante centro strategico – commerciale e amministrativo.
In un momento non meglio identificato tra il 700 e 800 d. C. la città cambia nome da Arilica in Peschiera.
Ezzelini
A Peschiera del Garda risultano esserci state proprietà della potente famiglia medioevale veneta degli Ezzelini, che poi venne trucidata nel 1260.
Scaligeri
Nella prima metà del 1300 Peschiera passa agli Scaligeri. Mastino II della Scala la fortifica nuovamente, per far fronte a eventuali attacchi portati dai Bresciani e dai Bergamaschi. Fa costruire la Rocchetta, poi detta Rocca, e completa la cinta muraria: il borgo viene protetto su cinque lati da mura turrite (da qui la definizione “pentagono“), oltre che dal fiume Mincio che la circonda.
Repubblica di Venezia
Nella metà del 1500 Peschiera passa sotto il dominio veneziano. La cittadina viene fortificata secondo i sistemi dell’epoca, su progetto di Guidobaldo della Rovere duca d’Urbino: la cinta viene terrapienata e bastionata, seguendo la fortificazione precedente, sui cinque lati e con cinque baluardi, detti:
- Bastione Guerini
- Bastione San Marco
- Bastione Contarana
- Bastione Feltrin
- Bastione Tognon
La fortezza si caratterizzava per due porte d’accesso, ancora esistenti:
- Porta Verona
- Porta Brescia

All’epoca le murature furono arricchite di epigrafi e di stemmi, che però vennero abrasi in gran parte dai Francesi nel 1800.
Nel 1556 viene edificato il Ponte dei Voltoni, di cui si riconoscono le caratteristiche cinque arcate.
Impero Austriaco
Nel 1797 Peschiera passa in mano agli Austriaci, che ne rafforzarono le difese e aggiungono altre importanti opere esterne lungo la strada di Brescia.
Napoleone Bonaparte
A seguito della Campagna d’Italia (1800), Peschiera del Garda passa sotto il dominio dei Francesi. Continuano anche in questo periodo le opere di fortificazione, specialmente nel lato verso oriente.
Regno Lombardo-Veneto
I francesi durano poco e Peschiera ritornata in mano agli Austriaci. Vengono costruiti altri due forti presso i precedenti: Mandella Nuova e Salvi Nuova.
Peschiera del Garda diventa uno dei punti nevralgici del così detto Quadrilatero, che no, non è quello della moda … 😀
Per Quadrilatero si intende il sistema difensivo che l’Impero Austriaco costruì, tra il 1815 e il 1866, nel territorio Lombardo-Veneto. I vertici di questo quadrilatero immaginario erano le fortezze di:
- Peschiera del Garda
- Mantova
- Legnago
- Verona
città comprese fra il Mincio, il Po, l’Adige e, dal 1854, anche l’asse ferroviario Milano-Venezia, che garantiva adeguati rifornimenti.
Regno di Sardegna
Arriviamo così al Risorgimento e alla Prima Guerra di Indipendenza. Peschiera viene assediata dalle truppe dell’esercito piemontese, guidate dal Re Carlo Alberto di Savoia, Re di Sardegna, che espugna la fortezza il 30 maggio 1848. Il primo giugno 1848 il Re ringrazia Dio per le vittorie con una celebrazione religiosa proprio a Peschiera del Garda.
Regno Lombardo – Veneto
Nell’Agosto del 1848 Peschiera ritorna, distrutta, nuovamente nelle mani dell’Impero Austriaco. Onde evitare di perdere ancora la posizione, viene commissionata la creazione di una ulteriore cerchia difensiva attorno alla fortezza di Peschiera. Vengono realizzati:
- Forte Cappuccini (oggi è una residenza privata ed una pizzeria)
- Forte Papa (apre per eventi)
- Forte Laghetto (semi distrutto)
- Forte Saladini
- Forte Baccotto
- Forte Ardietti
- Forte Cavalcaselle
- Forte Polverina
- Forte Fucilazzo

Gli asburgici intervengono con importanti modifiche al tessuto urbano di Peschiera anche nel canale di mezzo. Nel 1850 realizzano il così detto Quartiere Militare, nell’isolotto tra il canale di Mezzo e Porta Verona. Sorgono così:
- il Padiglione degli Ufficiali: edificio neoclassico che doveva ospitare gli ufficiali asburgici con le loro famiglia (oggi in attesa di restauro e nuova destinazione).
- il Palazzo del Comandante (oggi Palazzina Storica): destinato all’alloggio del Comandante e alle funzioni di rappresentanza, è stato creato in stile neoclassico con un delizioso giardino annesso (oggi aperto al pubblico). La “Sala storica” della palazzina fu decretata monumento nazionale da Vittorio Emanuele III nel 1937. La Sala Storica conserva ancora la scrivania del re con calamaio e pennino per la firma, oltre ad affreschi di rilevanza storica. (chiuso al pubblico).
- Caserma d’Artiglieria: costruita per volere di Radetzky, oggi ospita la biblioteca, gli uffici pubblici ed uno spazio per mostre ed eventi.
- il Viale Albeato (oggi Parco Catullo).

Nel 1862 viene eretta la Polveriera Ronchi, che però a Peschiera è conosciuta con il nome di “Forte Ronchi” (chiusa la pubblico).
Del 1866 è la costruzione del Carcere Militare XXX Maggio, oggi dismesso e in attesa di nuova destinazione, che al tempo era stato edificato come ospedale militare a prova di bomba. Realizzato su quattro livelli, poteva ospitare fino a seicento feriti, in tempo di guerra. (Visitabile con visite guidate).
Regno d’Italia
Nel 1866, durante la Terza Guerra d’Indipendenza, Peschiera passa sotto il Regno d’Italia e perde la sua funzione strategica. Lentamente cominciarono le demolizioni di parte delle opere e delle mura per dare respiro all’abitato.
Prima Guerra Mondiale
Durante la Prima Guerra Mondiale, il nome della città è ricordato per il famoso convegno che si tenne nella Palazzina Storica l’8 novembre 1917, nel quale Vittorio Emanuele III diede ferma assicurazione agli alleati che l’esercito italiano avrebbe resistito sul Piave, decisione che porterà alla vittoria della Prima Guerra Mondiale.

Seconda Guerra Mondiale
Peschiera non rimarrà illesa durante la Seconda Guerra Mondiale. Il Carcere di Peschiera raccoglieva all’epoca i militari arrestati sui diversi fronti di guerra. Questi detenuti furono scortati da due fila di SS a mitra spianati in stazione, dove vennero rinchiusi in carri bestiame sotto gli sguardi curiosi e perplessi degli arilicensi. Il gruppo venne deportato nel campo di concentramento di Dachau, che raggiunse il 22 settembre 1943.
Nel 1945 viene bombardato e distrutto il ponte ferroviario di Peschiera del Garda.
Booking.comPeschiera, la Hollywood del Garda
Sono gli anni ’60. Tal Walter Bertolazzi acquista e trasporta sul Lago di Garda il galeone usato dal produttore Dino De Laurentiis nel colossal “Ulisse” di Mario Camerini, per farci un ristorante. E niente, il ristorante non venne mai aperto e il Bertolazzi finì per fondare la “Bertolazzi Film”, con cui cavalcò l’onda dei film di pirati, di modissima in quegli anni. Al galeone Circe si affiancarono diverse navi d’epoca e il Basso Lago si trasformò in una piccola Hollywood sull’acqua. A Peschiera erano stati allestiti anche gli studios dove si giravano le scene in interno. Sono moltissimi i baldi giovani di Peschiera che in quegli anni parteciparono come comparse nei film. Uno di loro è oggi un amatissimo attore italiano, Fabio Testi. Il Fabio nazionale, che è nato a Peschiera, iniziò la sua carriera cinematografica proprio tuffandosi dai pennoni dei galeoni dei pirati per 3000 lire al giorno. Certo è che le acque del Basso Garda si prestavano benissimo a rappresentare scenari caraibici, anche perché spesso la sponda opposta non si vede e sembra proprio un mare! Le produzioni cinematografiche e per la TV piratesche andarono avanti per oltre un decennio. Il primo film fu “La scimitarra del saraceno” diretto da Piero Pierotti. Nell’Agosto del 1966 il Garda venne colpito da una violenta tempesta che distrusse l’intera flotta di navi del Bertolazzi. Si spensero così le luci della ribalta sulla Cinecittà del Benaco. Alla storia della Bertolazzi Film è stata dedicata la mostra e il documentario “Quando il Garda era il mare“, da cui nasce anche un libro dedicato alla soria della Bertolazzi Film.
Gli anni ’70
Nel mese di Agosto dei primi anni ’70 Peschiera era meta di un pellegrinaggio di “frikettoni” capeggiati da Marco Pannella. L’insolito gruppo pacifista, che poco piaceva ai residenti, era composto da antimilitaristi e obiettori di coscienza, sostenuti anche da gruppi di femministe, che organizzavano dei sit-in nella piazza antistante il carcere militare per portare la solidarietà ai renitenti / disertori incarcerati. Nel 1972 il Parlamento approvò la legge 772 che riconosceva l’obiezione di coscienza, anche se non ancora come un diritto (i decreti attuativi sarebbero arrivati solo nel 1977). Fino ad allora, agosto dopo agosto, gli obiettori di coscienza si diedero appuntamento davanti al carcere di Peschiera per ottenere l’attuazione della legge e per far scarcerare quelli che di quella legge non avevano potuto usufruire.
2001
Il Carcere militare di Peschiera del Garda viene dismesso.
2017
Peschiera del Garda entrata nel 2017 nella lista UNESCO del patrimonio dell’Umanità. La città fa parte delle “Opere di difesa veneziane tra il XVI ed il XVII sec.: Stato di Terra-Stato di mare occidentale“, insieme a Bergamo e Palmanova per l’Italia, Zara e Sebenico per la Croazia, Cattaro per il Montenegro.
2019
Peschiera del Garda aggiunge un tassello alla propria storia. Nell’Aprile del 2019, in occasione del restauro conservativo ed integrativo di Porta Verona, la porta d’ingresso principale alla città fortezza si arricchisce dell’effige del Leone di San Marco.
Io sono il puntino in alto a destra del Leone 😀 😀 😀
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- Aeroporto Valerio Catullo a Verona – Villafranca.
- Aeroporto di Brescia “Gabriele D’Annunzio” a Brescia – Montichiari.
- Aeroporto Bergamo – Orio al Serio.
- Aeroporto Milano – Linate.
- Aeroporto Milano – Malpensa.
- Aeroporto di Venezia “Marco Polo”.
- Aeroporto G. Marconi Bologna
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