Valbrenta, una valle mozzafiato attraversata dal fiume Brenta in Veneto, offre una combinazione unica di bellezze naturali, avventure all’aria aperta e autentica cultura montana. Soprattutto durante la calura dell’estate, la località di Valstagna ed i suoi dintorni possono rivelarsi il luogo ideale per un weekend fuori porta o una piccola vacanza per tagliare dai ritmi della città e godersi natura, sport e relax. Che voi siate appassionati escursionisti, amanti della canoa o del kayak o viaggiatori in cerca di pace e tranquillità, Valbrenta è pronta ad accogliervi con la sua autenticità e la sua bellezza incontaminata. In questo articolo vi racconto la storia di Valbrenta, cosa vedere a Valstagna e dintorni, cosa fare e gli eventi da non perdere per vivere esperienze indimenticabili in questa affascinante valle incastonata tra le montagne.
Valbrenta, in gita lungo il fiume Brenta
Valbrenta è una destinazione ricca di storia e tradizioni, con affascinanti villaggi montani, antichi sentieri e testimonianze del passato che raccontano storie affascinanti. I suoi paesaggi spettacolari sono caratterizzati da imponenti montagne, profonde gole, torrenti scintillanti e boschi rigogliosi, creando un paradiso per gli amanti della natura e gli avventurieri. Conosco Valbrenta da quando sono nata. A tratti aspra, a tratti romantica, la Valbrenta si caratterizza per quel non so che di inquieto e selvaggio – sarà forse per colpa del rombare del fiume Brenta – che proprio alle regole non ci sa stare. Anche se a prima vista potrebbe non sembrare, sono tante le cose da fare e vedere nella Valle del Brenta, antica terra di confine e di contrabbando. Oggi il Brenta è infatti una meta popolare per escursionisti, ciclisti e amanti della natura. Il fiume è un luogo apprezzato per praticare sport acquatici come canoa, kayak e rafting. Non mancano poi i musei ed eventi, che animano la zona soprattutto in estate. Valbrenta è infine un’ottimo punto di partenza per visitare alcune delle città e dei borghi più interessanti del Veneto. Pronti a partire per un’avventura in Valbrenta? 😉

Dove si trova Valbrenta
Valbrenta si trova in provincia di Vicenza, in Veneto. Il comune di Valbrenta occupa quasi tutta l’omonima valle attraversata dal fiume Brenta, la Valbrenta appunto, che si sviluppa tra la Valsugana trentina, i Sette Comuni e il massiccio del Grappa.
Cosa vedere a Valbrenta: 1 comune per 4 località
Il comune di Valbrenta esiste da poco, è nato infatti nel 2019 della fusione di quattro ex comuni, ognuno dei quali mantiene un’identità ben radicata:
- Campolongo sul Brenta
- Cismon del Grappa
- San Nazario
- Valstagna
Oggi la Valbrenta con Valstagna, principale centro della Valle del Brenta. ha un buon indotto turistico grazie alle attrazioni naturalistiche e sportive che offre. Cosa vedere a Valbrenta? Di seguito vi porterò alla scoperta dei luoghi icona di Valbrenta e dei suoi dintorni. Scaleremo 4444 gradini, visiteremo in grotte millenarie, affronteremo le gelide rapide fiume Brenta, faremo tuffi a bomba in cascate e laghetti ghiacciati, visiteremo antiche fortezze e borghi pittoreschi. 😀
Fiume Brenta: dove nasce e dove sfocia e il percorso
Il protagonista indiscusso della Valbrenta, stretta tra le ripide montagne delle Alpi Vicentine, è l’incontenibile Brenta, che con i suoi 174 km di lunghezza è uno dei più importanti fiumi a Nord del Po. Nasce dai laghi di Caldonazzo e di Levico in Trentino Alto Adige, attraversa quindi la Valsugana, la Valbrenta, scorre sotto Ponte Vecchio del Palladio a Bassano del Grappa. serpeggia vicino al centro storico di Padova e poi, chilometro dopo chilometro, raggiunge le valli della Laguna di Venezia a Nord di Chioggia, dove termina il suo corso. La sua importanza storica ed economica è dovuta al fatto che è stato utilizzato come via di trasporto per secoli, consentendo il commercio tra le diverse città che si trovano lungo il suo corso. Oltre al suo ruolo nel trasporto fluviale, il Brenta è anche famoso per la sua bellezza naturale. Lungo il fiume si trovano anche le famose Ville Venete, costruite tra il XVI e il XVIII secolo, che testimoniano il passato ricco e la prosperità della regione, e una serie di chiuse e dighe che ne regolano il flusso. In estate in Valbrenta potrete fermarvi per un bagno di sole nelle spiaggette di prato e ciotoli lungo il fiume.

Valstagna
Valstagna è un paesino di poco più di 1000 anime, ora inglobato nel più ampio comune di Valbrenta, che corre lungo le rive del Brenta nella provincia di Vicenza e fa parte dell’Unione Montana Valbrenta, con la più conosciuta Bassano del Grappa. Il nome probabilmente ai più non dice nulla, ma questo piccolo borgo, stretto nella valle, vanta un interessante passato.

Storia di Valstagna
La storia di Valstagna è lunga e complessa. Legata per secoli alla Serenissima, questa piccola cittadina ha vissuto anche la catastrofe dell’alluvione e i tumulti delle guerre mondiali.
Altopiano dei Sette Comuni
Valstagna fu il porto fluviale, commerciale e piazza di approvvigionamento alimentare dell’Altopiano dei Sette Comuni vicentini, oggi conosciuto come l’Altopiano di Asiago, e per questo si meritò di farne parte come “Contrada Unita”. Pensate che la Spettabile Reggenza dei Sette Comuni fu fondata nel 1310 ed è a tutt’oggi la prima Federazione al mondo paragonabile ad un moderno Stato federale. La Federazione cessò di esistere nel 1807, con la Campagna d’Italia di Napoleone Bonaparte.
I Cimbri
La popolazione di quest’area pare abbia origini cimbre. I Cimbri erano un’antica tribù proveniente dall’attuale Danimarca di ceppo germanico o celtico (siamo ancora indecisi) che, alla fine del II secolo a.C., partecipò all’invasione del territorio della Repubblica Romana. Quando questa li sconfisse, parte della tribù si fermò sulla zona dell’altopiano delle Alpi Vicentine.
La Repubblica di Venezia
La storia di Valstagna è legata a doppio filo con il Monastero di Campese (1124-1796) e la Repubblica di Venezia (1405-1796), alla quale la Federazione dei Sette Comuni era alleata. Lo stretto rapporto tra Valstagna e Venezia è dimostrato anche dal vessillo della comunità, che raffigura il Leone con la zampa sopra il libro chiuso e lo spadone puntato verso l’alto, ad indicare che la cittadina era esente dal dovere di pagare le tasse per meriti di guerra. Fra i privilegi che la Serenissima concesse a Valstagna ci fu anche quello di poter coltivare il tabacco, coltivazione importata in Valbrenta nel 1600 dai monaci di Campese.
Mulini ad acqua, segherie e miniere
I monaci di Campese favorirono inoltre la contrada dotandola di segherie e di mulini ad acqua. C’erano in zona anche delle miniere di alabastro.
Dal 1700 alla Seconda Guerra Mondiale
Dopo il 1700 iniziò il declino storico di Valstagna e la storia successiva – come quella di un po’ tutta la zona – è segnata dalle Grandi Guerre e dalle alluvioni (o brentane), tra cui l’alluvione del 1966, che devastò il paese e la sua economia. Se salite la scalinata della Chiesa Arcipretale di Valstagna potrete vedere una piccola targa affianco alla porta d’ingresso che segna il livello che l’acqua raggiunse durante l’alluvione: il paese rimase sommerso. Dietro alla chiesa si trova un covolo secco, che durante la Seconda Guerra Mondiale venne utilizzato dai valligiani come riparo antiaereo. Gli abitanti di Valstagna si trovarono in prima linea – come sempre fu – anche durante gli oscuri giorni della Seconda Guerra Mondiale. I partigiani e le partigiane combatterono la loro lotta silenziosa tra i mille nascondigli di queste montagne, i cui segreti – e ve ne sono ancora tanti – sono ormai sepolti con i grandi vecchi della montagna.

Cosa vedere a Valstagna
Valstagna offre diverse attrattive e luoghi davvero unici da visitare.
Centro storico di Valstagna
Quando si visita la Valbrenta non può mancare una passeggiata nel piccolo centro storico di Valstagna. Fermatevi per un caffè o un aperitivo nella soleggiata Piazza San Marco, la piazza principale di Valstagna, e godetevi la frescura della sera mangiando un gelato seduti sul muretto (ah quel muretto quante ne ha viste!!) cullati dallo scroscio del fiume Brenta. Fate un salto al Museo Etnografico Canal di Brenta e due passi nel grazioso parco cittadino.
Cascate dei Calieroni, le cascate di Valstagna
Proprio nel bel mezzo di Valstagna, lungo la strada che dalla piazza principale del paese porta a Foza, si possono ammirare le cascate dei Calieroni, ossia degli affascinanti salti di roccia alimentati dall’acqua del torrente Frenzela, che formano tre suggestivi laghetti. Pensate che un tempo, quando il livello dell’acqua del Brenta si alzava, i pesci – fantastici saltatori – risalivano le tre vasche, così che quando l’acqua si ritirava i locali si ritrovavano un facile pescato! Per i Calieroni il quadro cambia se è periodo di piogge: il torrente si gonfia pericolarsene, tanto che – è bene ricordalo – fu la causa principale dei gravi danni che distrussero Valstagna nell’alluvione del Novembre del 1966. Oggi i Calieroni sono meta dei percorsi di river trekking.
Canoa e kayak a Valstagna: il campo da slalom
Valstagna è ed è stata una vera e propria fucina di campioni, anche olimpionici, di canoa e kayak (ricordiamo Pierpaolo Ferrazzi oro olimpico K1 individuale slalom a Barcellona 1992). Il campo da slalom per canoa e kayak, che si trova proprio nel centro della cittadina, richiama da sempre atleti e appassionati da tutto il mondo, oltre ad accogliere anche campionati di specialità. Fermatevi a dare un’occhiata a chi si sta allenando, è molto probabile che tra gli atleti in acqua ci siano dei fuoriclasse. Se amate la disciplina o volete avvicinarvi a questi sport, partecipate ad un corso estivo o prendete lezioni private. Per male che vi vada, avrete come maestro un pluripremiato campione italiano! 😉 .

Parco delle Grotte di Oliero
A poca distanza dal centro di Valstagna c’è la frazione di Oliero, raggiungibile a piedi o in bicicletta, grazie ad una ciclabile dedicata. Il borgo si affaccia sull’Oliero, un affluente di soli 300 metri del fiume Brenta, tra i più importanti di tipo valchiusano, perché alimentato dalle acque del sovrastante Altopiano di Asiago (un classico esempio di carsismo). Il luogo è famoso per il complesso cavernicolo del Parco delle grotte di Oliero, dove hanno origine le sorgenti dell’omonimo fiume, che rappresenta la più copiosa sorgente del Veneto, con circa 8 milioni di metri cubi d’acqua al giorno. L’area bagnata dal fiume fu nel 1600 sede di una fiorente industria cartiera (la biglietteria e il museo sottostante sono ciò che ne rimane). Alla fine del 1700 tutta l’area venne acquistata dalla Famiglia Parolini di Bassano del Grappa. Alberto Parolini, appassionato naturalista e vero cosmopolita, fu il primo a scoprire le grotte e a creare un varco nella principale di queste: il covolo dei Siori (“covolo” in dialetto significa “sbocco”), che aprirà al pubblico nel 1832. La visita al parco delle Grotte di Oliero è un vero tuffo nella natura ed in particolare si potrà vedere:
- Covolo dei Siori. La grotta, visitabile attraverso un suggestivo percorso in barca e a piedi con speleoguide, è grande 90×20 metri circa. L’interno è quasi interamente occupato da un lago di 13 metri di profondità, che nel buio si illumina di una magica nuance verde. Tra le caratteristiche delle grotte ci sono delle stalattiti calcaree, la più grande è lunga circa 14 metri. Il sifone della sorgente è stato esplorato per circa 10 km, il che lo rende uno dei più lunghi d’Italia e probabilmente d’Europa. Le temperature dell’acqua e dell’aria all’interno della grotta sono pressoché costanti durante tutto l’anno, rispettivamente di 9 e 12 gradi centigradi. Inutile dire che le grotte sono frequentate anche da molti sub!
- Covolo dei Assasini (covolo secco)
- Covolo delle Soree (covolo secco)
Il Parolini in realtà aveva dato altri nomi, ma quelli dei locali sono resistiti alla prova del tempo e diciamolo, sono anche più divertenti! 😉
L’ingresso al parco è a pagamento e gli orari e i giorni di apertura della Grotte di Oliero cambiano a seconda della stagione, date quindi un’occhiata al sito del parco per organizzare la vostra visita.






Laghetto di Ponte Subiolo
Il leggendario e temuto Laghetto di Ponte Subiolo a Valstagna è da sempre oggetto di racconti – a volte terrificanti – fatti ai bambini (me compresa), ed in effetti di leggende metropolitane legate a questo luogo ce ne sono tante. Si tratta di un suggestivo specchio d’acqua largo 20 metri e lungo 35, un sifone che raccoglie le acque provenienti dall’Altopiano di Asiago. Se nelle belle giornate di sole il Subiol – come lo chiamano i locali – si presenta come un delizioso laghetto sprofondato tra rocce e una folta vegetazione, in occasione di abbondanti precipitazioni il lago diventa un luogo tetro – complici anche le lapidi affisse nelle rocce circostanti – dove l’acqua tracima creando un breve torrente di circa 100 metri che si getta nel fiume Brenta. Il nome deriva probabilmente dal verbo “subiàr” – “fischiare” in dialetto – per il suono demoniaco che fa quando è in piena. Ma tornando alle giornate di sole…un tuffo dalle rocce in questo specchio d’acqua vi toglierà letteralmente il fiato! Io credo di non aver respirato per almeno 10 secondi perché l’acqua è gelidisssssimaaaaaaa!!! Però ne vale la pena 😉
Passeggiate a Valstagna e dintorni: i migliori trekking in Valbrenta
Valstagna conta sul suo territorio alcune delle più belle passeggiate della Valbrenta, che sono assolutamente da non perdere se amate fare trekking tra la natura.
Calà del Sasso: 4444 gradini tra Valstagna e Asiago
Valstagna si caratterizza per un sentiero davvero particolare. Si tratta di Calà del Sasso, ovvero una scalinata di 4444 gradini di pietra, che collegano il parcheggio in località Lebo a Valstagna (221 m) con la Chiesa di Sasso di Asiago (965 m). 2.546,44 metri per un tempo di percorrenza di circa 2 ore e un dislivello di 744 metri, con pendenze variabili tra il 20 e il 40%. Calà del Sasso non è solo la scalinata più lunga d’Italia, ma anche una delle scalinate aperte al pubblico più lunghe al mondo (Adam’s Peak in Sri Lanka conta 5500 gradini). La scalinata di Calà del Sasso fu fatta realizzare dal Duca di Milano Gian Galeazzo Visconti nel 1400, come alternativa ad una mulattiera della Val Frenzela. Si caratterizza per una canaletta in pietra calcarea che corre affianco tutta la scalinata e che serviva a far scendere i tronchi dall’Altopiano di Asiago al Brenta, per poi raggiungere l’Arsenale di Venezia per la costruzione delle navi. La via andò in disuso a metà del 1800. Dopo un lungo periodo di degrado, Calà del Sasso è tornata oggi ad essere un importante itinerario storico-turistico (trekking 778 – livello di difficoltà E, cioè escursionistico o medio). Un luogo da non perdere per chi ama il trekking! 😉
Museo diffuso Alta Via del Tabacco
L’itinerario denominato Museo diffuso Alta Via del Tabacco non è altro che il percorso che un tempo seguivano i contrabbandieri del tabacco (400 m di dislivello – percorso facile di 2-3 ore). Per saperne di più non mancate di visitare il Museo del Tabacco di Carpanè di San Nazario in Valbrenta.
Rafting nel Brenta a Valstagna
Se volete cimentarvi in un’avventura tra le spumeggianti rapide del fiume Brenta, potete fare rafting a Valstagna. Sono due i centri che offrono questa esperienza a Valstagna:
- Ivan Team – Centro Nazionale rafting e canoa sul fiume Brenta
- Oda Selvaggia – Centro sport fluviali
Io ho preso parte una rafting adventure, sostanzialmente un mix tra rafting e river trekking (ci siamo fermati al laghetto di ponte Subiolo). Il percorso è di 10 km: dopo un brief iniziale a mo’ di “marines” si calano i gommoni in acqua a San Gaetano di Valstagna e si arriva a Solagna, passando anche dal campo di slalom di canoa (attenti ai paletti!! 😉 ). Che dire, ve lo consiglio! L’acqua è gelidissssimaaaa, i tuffi e i ribaltamenti di gommone sono ogni due per tre, così come le risate (anzi, un grazie va alla nostra guida che è stato TOP). Arrivati a destinazione dopo 3 ore sarete felici e belli rinfrescati dalla calura estiva. Il centro vi darà tutto l’occorrente (caschetti, mute, giubbetti ecc.), ma vi consiglio di portavi una maglietta da surf, il costume – ovviamente – e delle scarpe da ginnastica che non rimpiangerete. 😉



Immersioni nella Grotta dell’Elefante Bianco a Valstagna
Il Laghetto del Ponte Subiolo a Valstagna, di cui vi ho parlato prima, è molto frequentato dagli speleosub perché immergendovisi è possibile raggiungere la Grotta dell’Elefante Bianco, che grazie alla sua attuale profondità di -186m è la sorgente Valchiusana più profonda d’Italia e una tra le più profonde nel mondo. Il suo sviluppo spaziale è di 365 m, con un dislivello di -149 m. L’esplorazione che un sub può fare qui è la più profonda immersione in grotta nel mondo. Purtroppo però c’è anche un triste retroscena: le lapidi di cui vi parlavo prima sono quelle di otto esploratori, che dal 1971 ad oggi, sono morti nelle profonde acque della Grotta dell’Elefante Bianco.
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Dove dormire a Valstagna
Se desiderata dormire a Valstagna e nei suoi dintorni, potrete trovare diverse soluzioni, dagli hotel, a B&B e case vacanze. tra cui scegliere la vostra sistemazione dei sogni.
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Covolo di Butistone a Cismon del Grappa
Il Covolo di Butistone, soprannominato “il castello nella roccia” si trova poco lontano da Valstagna, tra Cismon del Grappa e Primolano, lungo la statale 47. Si tratta di un’antica fortificazione militare, che pare risalire al 1004. Fu eretta a difesa di una delle principali vie di comunicazione tra la penisola italiana e la Germania e sbarrò il Canale di Brenta fino alla fine del 1700. Nella sua storia passò di mano a signori medioevali, alla Repubblica Veneta e alla casa d’Austria. Il Covolo di Butistone si componeva di due corpi principale:
- la casa del dazio (distrutta dalle truppe di Napoleone Bonaparte), dove sin dal Medioevo si riscuoteva la tassa per le merci in transito.
- la fortificazione militare, che sorgeva in grotta e che poteva dare alloggio a più di un centinaio di uomini. Vi si accedeva grazie ad una sorta di seggetta azionata da un argano.
Durante la visita Covolo di Butistone è possibile vedere i resti della fortificazione in grotta, tra cui l’altare di San Giovanni Battista, la balaustra merlata, il pozzo, la cisterna, le postazioni per le colubrine, la prigione per prigionieri “eccellenti” o per malati di mente e la stanza per la truppa.
Le aperture del Covolo del Butistone sono saltuarie, controllate il sito prima di organizzarvi una gita! E’ prevista invece un’apertura straordinaria la settimana di Ferragosto.
Eventi a Valbrenta
Il comune di Valbrenta conta alcuni eventi davvero da non perdere che si tengono in estate. Vediamoli di seguito. 😉
Palio delle Zattere di Valstagna
Dal 1987 Il Palio delle Zattere di Valstagna, che si tiene l’ultima domenica di luglio, è diventato l’evento estivo da non perdere in zona, tanto da far meritare al paese il titolo di “Paese delle Zattere” conferitole dall’Associazione Internazionale degli Zattieri (2005). Un omaggio ad uno dei mestieri che in passato fu tra i più “gettonati”. Da qui passava, infatti, tutto il legname diretto a Padova e a Venezia (parliamo di oltre 40.000 tronchi all’anno). Il Palio, che prevede anche la sfilata di un corteo storico lungo le vie di Valstagna, coinvolge 9 contrade (Oliero, Londa, S. Marco, Torre, Mori, Fantoli, San Gaetano, Sasso Stefani e Costa), che si sfidano su vere e proprie zattere guidate da un equipaggio di tre zatterieri e una damigella. L’ordine di partenza viene stabilito grazie a due prove, quella del taglio del tronco e il tiro della slitta, che si tengono la sera prima del Palio. Vi posso assicurare che l’evento è molto sentito dagli abitanti di Valstagna i quali, guidati da San Nicolò (protettore degli zatterieri), si sfidano fino all’ultimo colpo di remo vestiti degli sgargianti colori della contrada di appartenenza.





Calà del Sasso: la fiaccolata storica
Ogni anno, la seconda domenica di Agosto, si celebra la fiaccolata storica a Calà del Sasso. Si tratta di una fiaccolata commemorativa in notturna che finisce in “ombre de vin“, musica, ricchi premi e cotillon a Sasso di Asiago. Questo suggestivo evento a Valbrenta nasce da una leggenda, che racconta di due innamorati, Loretta e Nicolò di Sasso di Asiago. Lui si scapicolla per i 4444 gradini per arrivare a Padova e comprare un unguento che le salverà la vita. I compaesani non vedendolo tornare, armati di fiaccole, scendono la scalinata nella speranza di trovarlo lungo il cammino. Ed eccolo lì, Nicolò, che sale i gradini scortato dagli abitanti di Valstagna. E niente…la leggenda finisce con lui che salva lei e tutti felici e contenti. 😉
Brintaal Celtic Folk, il festival celtico a Cismon
Il Brintaal Celtic Folk è un festival della musica e della cultura celtica che si tiene in estate in Valbrenta. Il festival raduna persone da tutto il mondo, unite da una passione comune: i Celti. Così tra rune, musiche celtiche, bancarelle, abbigliamento gotico, accampamenti e calici di birra, si celebrano ogni anno le origini della comunità dell’Altopiano (non proprio per il piacere di tutti i locali, a dir il vero… 😉 ). Il festival si tiene in Agosto, date un’occhiata alla pagina ufficiale dell’evento per scoprire le date precise e l’indirizzo della manifestazione.
Bassano Rally Racing
In Agosto si tiene a Valstagna forse la tappa più difficoltosa del Bassano Rally Racing.
Cosa vedere vicino a Valbrenta
Come avete visto Valbrenta vale bene una vista, ma non è finita qui, perché Valstagna ed i suoi dintorni sono un ottimo punto di partenza per visitare in giornata pittoreschi borghi e città e luoghi davvero suggestivi.
Bassano del Grappa
La bellissima città di Bassano sul Grappa è una meta da non perdere vicino a Valbrenta. Dopo un giro nell’incantevole centro storico e un saluto alla statua del “bacin d’amor”, è d’obbligo uno stop sul caratteristico Ponte Vecchio a firma di Andrea Palladio e l’assaggio alla Grapperia Nardini di una tagliatella, il liquore tipico di Bassano a base di Grappa. Si possono anche visitare il Museo degli Alpini, il Museo della Grappa Poli e della Ceramica.

Marostica
Sempre nelle vicinanze si trova Marostica, la città degli scacchi. Annoverata tra i borghi Bandiera Arancione TCI, questa pittoresca cittadina si caratterizzata per la pavimentazione a scacchiera della piazza principale e per l’antico castello, dove potrete fermarvi anche per una cena romantica.
Asiago
Asiago è una deliziosa località montana situata nelle Prealpi Venete. Famosa per il suo formaggio omonimo, Asiago è una meta ideale per gli amanti della natura, degli sport all’aperto e della buona cucina. Circondata da spettacolari paesaggi, offre una varietà di attività, come escursioni, sci, mountain bike e pattinaggio sul ghiaccio. Il centro storico di Asiago è affascinante, con le sue stradine pittoresche, i negozi di prodotti locali e i ristoranti che servono gustose specialità tradizionali. Oltre alle sue bellezze naturali, Asiago vanta anche una storia ricca di eventi legati alla Prima Guerra Mondiale, che possono essere esplorati attraverso i musei e i siti storici della zona. Asiago inoltre è una mena molto amata per il turismo astronomico. La città ospita infatti la sede INAF-Osservatorio Astronomico di Padova. La stazione osservativa di Cima Ekar rappresenta, assieme all’Osservatorio Astrofisico di Asiago nella località Pennar del Dipartimento di Fisica ed Astronomia dell’Università di Padova, il più importante centro osservativo di astronomia ottica in Italia. In qualsiasi stagione si scelga di visitare, Asiago incanta con la sua autentica atmosfera di montagna e l’accoglienza calorosa dei suoi abitanti.
Scopri Asiago.





Vicenza
Vicenza è una città dal fascino senza tempo visitabile in giornata da Valbrenta. Famosa per le sue architetture rinascimentali, Vicenza è conosciuta come la città di Palladio, in onore all’illustre architetto Andrea Palladio che ha lasciato un’impronta indelebile sulla sua bellezza architettonica. Il centro storico di Vicenza è un vero e proprio museo all’aperto, con palazzi eleganti, piazze maestose e strade pittoresche che si intrecciano. Piazza dei Signori, la Basilica Palladiana e il Teatro Olimpico sono solo alcuni degli straordinari esempi di architettura che si possono ammirare in città. Oltre al suo patrimonio artistico e culturale, Vicenza è anche una destinazione per lo shopping di lusso, con negozi di alta moda e gioielli che punteggiano le sue vie principali. Con una ricca scena culinaria, che celebra i prodotti locali e i vini pregiati della regione, e una vibrante atmosfera, Vicenza accoglie i visitatori con la sua eleganza e il suo charme irresistibile. 😉
Sacrario Militare di Cima Grappa
Il Sacrario Militare di Cima Grappa è un monumento dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale situato sulla cima del Monte Grappa, in Via Madonna Del Volo 101, a Pieve del Grappa, in provincia di Treviso. Il monte Grappa fu teatro di aspri combattimenti durante la prima guerra mondiale, con le truppe italiane e austriache che si scontrarono in una serie di battaglie per il controllo della zona. Il Sacrario Militare di Cima Grappa fu progettato dall’architetto Giovanni Greppi ed inaugurato nel 1935. Custodisce i resti di 22.950 soldati, che hanno perso la vita durante queste battaglie.
Lago del Corlo
Il Lago del Corlo ad Arsiè (BL) è un bacino artificiale che si caratterizza per la diga e per il crocefisso della chiesa sommersa che spunta in mezzo alle sue placide acque. sicuramente un luogo da visitare vicino a Valbrenta.
Ciclopista del Brenta
Per gli amanti delle escursioni in biciletta c’è la Ciclopista del Brenta che va da Bassano del Grappa (VI) a Caldonazzo (TN) per un totale di 50 km di percorso non troppo impegnativo. Un percorso su due ruote da non perdere se vi troverete a Valstagna e dintorni. 😉