Steve McCurry è il protagonista con “Animals” della prima mostra fotografica di MUDEC PHOTO, il nuovo spazio espositivo del Museo delle Culture di Milano dedicato alla fotografia d’autore.
Steve McCurry
Steve McCurry, statunitense classe 1950, è uno tra i più famosi fotografi contemporanei. Durante gli anni ha spaziato con i suoi reportage in più generi, dalla street photography alla fotografia di guerra e alla fotografia urbana.
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Ragazza Afgana
Lo ricorderete certamente per il celebre al ritratto fotografico Ragazza Afgana. La foto venne scattata nel 1984 in un campo profughi di Peshawar e ritrae l’allora dodicenne Sharbat Gula. Ragazza Afghana venne poi pubblicata sulla copertina della rivista National Geographic Magazine nel giugno 1985, divenendo un’immagine simbolo dei conflitti afgani degli anni ottanta.
Il lavoro di McCurry raggiunge la ribalta quando, travestito con abiti tradizionali, attraversò il confine tra il Pakistan e l’Afghanistan, allora controllato dai ribelli, poco prima dell’invasione russa. Ritornò da quella spedizione con i rotoli di pellicola cuciti tra i vestiti. Le immagini del suo reportage sono state tra le prime a mostrare il conflitto e sono state pubblicate in tutto il mondo.
Premi
Durante la sua carriera ha collezionato innumerevoli premi, tra cui:
- la Robert Capa Gold Medal for Best Photographic Reporting from Abroad
- il Magazine Photographer of the Year, assegnato dalla National Press Photographers’ Association
- il concorso World Press Photo Contest
- l’Olivier Rebbot Memorial Award
Mostra Steve McCurry
La mostra fotografica “Steve McCurry ANIMALS” ospitata dal MUDEC di Milano è centrata sul rapporto tra uomo e animali. Gli animali sano i protagonisti di 60 scatti iconici, tra famosi e meno conosciuti che racconteranno al visitatore le mille storie di vita quotidiana che legano indissolubilmente l’animale all’uomo e viceversa.
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Un affresco corale dell’interazione, della condivisione, che tocca i temi del lavoro e del sostentamento che l’animale fornisce all’uomo, delle conseguenze dell’agire dell’uomo sulla fauna locale e globale, dell’affetto che l’uomo riversa sul suo “pet”, qualunque esso sia.
Tra gli scatti presentati è possibile ammirare anche alcune delle sue più celebri immagini “icone” catturate nel 1992 nell’area del Golfo, come i cammelli che attraversano i pozzi di petrolio in fiamme e gli uccelli migratori interamente cosparsi di petrolio. Il reportage gli valse lo stesso anno il prestigioso Word Press Photo.
Potete acquistare online i biglietti salta fila per la mostra di McCurry a questo link.