Il Duomo di Milano è il simbolo indiscusso della città. I Milanesi hanno un rapporto intimo con il Duomo e la sua luccicante Madonnina, a prescindere dal fatto che siano religiosi o meno, perché quel seducente e maestoso edificio che troneggia in Piazza del Duomo è l’essenza stessa di Milano. Per la sua bellezza e il suo valore simbolico il Duomo è sicuramente al primo posto tra le cose da vedere a Milano. Scopriamo insieme la sua storia e le curiosità che nasconde!
Indice
Duomo di Milano
Renzo, salito per un di que’ valichi sul terreno più elevato vide quella gran macchina del Duomo sola sul piano, come se, non di mezzo a una città ma sorgesse in un deserto; e si fermò su due piedi, dimenticando tutti i suoi guai, a contemplare anche da lontano quell’ottava meraviglia di cui aveva tanto sentito parlare fin da bambino. –
I promessi sposi – Alessandro Manzoni

Storia del Duomo di Milano
Il lavori del Dòmm de Milan o – per dirla tutta – Basilica Cattedrale Metropolitana della Natività della Beata Vergine Maria, iniziarono nel 1386 in un area già dedicata al culto.
La Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano
Nel 1387 il Duca di Milano Gian Galeazzo Visconti istituisce “La Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano” e impone un nuovo progetto edilizio, che annulla i lavori fin lì realizzati e mira alla creazione di un imponente Cattedrale, capace di rivaleggiare con quelle delle principali città europee. Dal mattone rosso tipico lombardo, si passa al cangiante marmo di Candoglia e per le forme architettoniche si fa riferimento allo stile tardo gotico.
In realtà cercare di incasellare il Duomo di Milano in uno stile architettonico ben preciso è al quanto difficile. I lavori di realizzazione sono andati avanti per secoli (gli ultimi ritocchi sono stati dati alla fine del 1800) e la direzione è passata di mano in mano ad una moltitudine di governati, architetti, ingegneri e progettisti Italiani ed Europei, che ci hanno tutti messo del loro. Possiamo quindi tranquillamente dire che il Duomo di Milano è unico nel suo genere.
L’altare fu consacrato due volte, nel 1418 e nel 1577, a lavori ancora in corso. La statua della Madonnina (Madonna Assunta) alta 4,16 metri, creata da Giuseppe Perego in rame dorato, è stata posta sulla guglia maggiore del nel 1774. La sua alabarda è un parafulmine camuffato. Arriviamo così al 1805, anno in cui Napoleone impone che i lavori vengano completati per la sua incoronazione a Re d’Italia, che avvenne il 26 maggio del 1805.
Dalla fine del 1800 la Veneranda Fabbrica del Duomo non si è mai fermata: è infatti costantemente impegnata nel restauro della Cattedrale.
Adesso vi sarà chiaro il perché del detto popolare “lungo come la fabbrica del Duomo”, che indica un lavoro interminabile o una persona che ci mette una vita a fare una cosa. 😉




Duomo di Milano interno
Dimensioni
Diamo un po’ di numeri…Il Duomo di Milano è la chiesa più grande d’Italia e la quarta al mondo per dimensione. L’altezza del Duomo è di 180,50 metri, la larghezza è 903 e la lunghezza 158,50.




Pianta del Duomo di Milano
La pianta è a croce e l’interno del Duomo di Milano è diviso in cinque navate lungo le quali si trovano le 52 colonne che sorreggono le volte.
L’organo
Il suo organo conta circa 16.000 canne, ed è – pure lui – uno dei più grandi organi del mondo.
Le reliquie: il Sacro Chiodo
Tra le reliquie custodite nel Duomo di Milano, la più importante custodita nel Duomo di Milano è il “Sacro Chiodo”, ossia uno dei chiodi della Vera Croce. E’ sospeso sopra l’altare maggiore, appeso alla chiave di volta, ed è illuminato da una luce rossa per renderlo visibile ai fedeli.




La Madonnina di Milano
Per tradizione prima e per legge poi, si decise che nessun edificio in città potesse elevarsi più in alto della Madonnina del Duomo di Milano. Per questo motivo la Torre Velasca e la Torre Branca di Gio Ponti non superano 108 metri di altezza del Duomo.
In realtà ad oggi Milano vanta una skyline di tutto rispetto, ma in un certo senso l’antica direttiva non è stata tradita. Una copia della statua della Madonnina viene di volta in volta spostata sul tetto dell’edificio più alto della città: un gesto che, pur superandola nei fatti, strizza l’occhio alla tradizione meneghina!




Visitare il Duomo di Milano
Come entrare al Duomo di Milano
Se avete tempo non limitatevi a guardare il Duomo di Milano da fuori, ma visitate anche il suo interno. Per entrare al Duomo di Milano ci sono due file, a sinistra quella per i fedeli e a destra quella per i turisti. Non fatevi intimorire dalla lunghezza della coda, perché scorre velocemente. L’ingresso alla Cattedrale è gratuito. Ricordate che dovrete sottoporvi ad un controllo delle borse e dovrete avere un abbigliamento consono ad un luogo di culto.




Duomo di Milano terrazze
Una cosa da fare assolutamente a Milano è la visita alle terrazze del Duomo. Per salire sul Duomo di Milano potrete scegliere di andare a piedi o in ascensore fino a raggiungere il tetto del duomo e godervi il panorama a 360 gradi della città, proprio sotto alla statua della Madonnina.
I biglietti
Come abbiamo già detto l’ingresso al Duomo di Milano non si paga. Bisogna invece acquistare i biglietti per visitare le terrazze del Duomo di Milano. Li potete trovare in vendita online a questo link.
Se avete più tempo a disposizione potete decidere di acquistare anche il biglietto che vi da accesso al Duomo e alle Terrazze, al Museo del Duomo e alla chiesa di San Gottardo in Corte.




Come arrivare al Duomo di Milano
Il Duomo si trova in Piazza del Duomo, nel cuore della città. La zona è servitissima dai mezzi di trasporto pubblici ed in sharing. Ovviamente potete raggiungere il centro anche in auto, ma è un’opzione che vi sconsiglio vivamente.
Come arrivare al Duomo di Milano dalla Stazione Centrale
Se vi state chiedendo come arrivare al Duomo di Milano dalla Stazione Centrale, dovete sapere che il modo più semplice è in metropolitana, con la M3 – linea gialla direzione San Donato con fermata Duomo. Nei pressi della Stazione Centrale potrete trovare anche il tram n.1, che vi porterà in Duomo. Altrimenti potrete scegliere di prendere un taxi, una bicicletta in sharing o ancora, ed è l’opzione che vi consiglio, andando a piedi. Il percorso è di 2,8 Km e la passeggiata è davvero gradevole. 😉
In metropolitana
Oltre alla già citata M1 – linea gialla, in Duomo passa anche la metropolitana M3 – linea rossa, sempre con fermata Duomo. Quest’ultima passa anche dalla stazione di Cadorna.
Raggiungere il Duomo di Milano coi mezzi pubblici: i tram
Ci sono diversi tram che vanno a piazza Duomo, ed in particolare le seguenti linee:
- il tram 15 con fermata di Piazza Fontana
- i tram 2 e 14 con fermata di Via Torino angolo Piazza del Duomo.
- i tram 16, 24 e 27 con fermata di Via Mazzini, vicino a Piazza del Duomo.
- il tram 1, con fermata Cordusio, a pochi passi dal Duomo.
In bicicletta
Milano si è dotata negli ultimi anni di un’ottimo servizio di bike sharing. La città è costellata di stazioni di prelevamento e rilascio delle biciclette BikeMi. In alternativa potete scegliere le biciclette senza postazioni fisse offerto da Mobike e Ofo. Fate attenzione però, perchè se è vero che il servizio di biciclette è capillare, purtroppo Milano non ha ancora delle piste ciclabili sicure ed adeguate, soprattutto nel centro storico in cui il pavé spesso sconnesso, sommato ai binari del tram, può tirare davvero brutti scherzi!
Hotel vicino al Duomo di Milano
Potrete trovare moltissimi hotel vicino al Duomo di Milano, ma anche appartamenti, B&B ed altre soluzioni per il soggiorno in città. Vi avevo già suggerito degli hotel nella vicina Galleria Vittorio Emanuele II al link. Nella mappa qui sotto potrete trovare tante altre sistemazioni! 😉
Booking.comCuriosità del Duomo
Avete presente il modo di dire “…a uffa” (il Milanese “Andà a óff”) che si usa per spiegare di aver approfittato (scroccato) di qualcosa gratuitamente? Pare derivare dalla dicitura Ad usum fabricae, che nel Medioevo contrassegnava i beni esentati da ogni dazio, come i mattoni destinati alla realizzazione delle Cattedrali. La sigla per Milano era, in particolare, Ad U.F.A. (Ad Usum Fabricae Ambrosianae). Al tempo qualche furbacchione contraffaceva la sigla per non pagare quanto dovuto…e molti credono che proprio da questo derivi il modo di dire ancora in auge.