A volte basta una melodia per farci viaggiare con la mente in luoghi lontani. Se siete amanti del viaggio, della fotografia in bianco e nero e del Jazz, vi consiglio assolutamente di visitare la mostra fotografica “William Claxton – Jazzlife”, ospitata da La Triennale di Milano fino al 9 Dicembre 2018 ed inagurata in occasione della rassegna JazzMi 2018.
La fotografia è jazz per gli occhi. Quello che vi chiedo è di ascoltare la musica attraverso i vostri occhi. – W.C.
Devo dire che nel consigliarvi questa mostra a La Triennale di Milano sono un po’ di parte: io amo il jazz, posso stare ore ad osservare le opere in una mostra fotografica, subisco il fascino delle immagini in bianco e nero e i viaggi on the road solleticano sempre la mia fantasia. In questa mostra c’è tutto questo e molto altro ancora! 😉
William Claxton
Probabilmente ai più questo nome non dice nulla, ma il lavoro di William Claxton ha fatto la storia della fotografia del jazz.
William Claxton (1927 – 2008) è stato un fotografo californiano contemporaneo, che tra il 1950 e il 1960 rivoluzionò con la sua arte l’iconografia del jazz, cambiando di conseguenza anche il modo in cui le persone guardavano ed ascoltavano il jazz ed i suoi artisti.
All’epoca i musicisti venivano sempre immortalati nel buio di locali fumosi, catturati dal ritmo incalzante della musica. Claxton iniziò invece a fotografarli di giorno, in contesti slegati dalla vita da jazzista, come in spiaggia o in auto.
E poi arriva il viaggio on the road!
[amazon_link asins=’3836542935,388814860X,4939102327,B01K2JOWWA,8409038897,3926048670,3836523167,3822878685′ template=’ProductCarousel’ store=’lecosmopoliteblog-21′ marketplace=’IT’ link_id=’8d9528e3-ec7d-11e8-8b0a-2d36f96b50aa’]
Jazz Life
Nel 1960 William Claxton e il musicologo Joachim Berendt partono per un viaggio coast to coast negli Stati Uniti, sulle tracce del jazz. Un itinerario on the road attraverso San Francisco, Los Angeles, Detroit e oltre, che li guiderà alla scoperta di music hall, esibizioni di bande musicali, vicoli e metropolitane, artisti di strada, sconosciuti e leggende del jazz. I due documentano via via questo travolgente fenomeno musicale e culturale, mettendo in luce le differenze regionali, che caratterizzano il mondo del jazz da città a città.
Da questo viaggio nasce Jazzlife. Con le sue memorabili immagini di artisti del calibro di Billie Holyday, Count Basie, Charlie Parker, Duke Ellington, John Coltrane, Thelonious Monk, Stan Getz, Miles Davis, Charles Mingus e soprattutto Chet Baker, JazzLife rappresenta un magnifico ed emozionante pezzo di storia del jazz, ed è considerato una pietra miliare della fotografia musicale.