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Vini della Valtellina: terra di mezzo tra le Retiche e le Orobie

In questo articolo vi porto alla scoperta dei vini della Valtellina, la terra di mezzo tra le Alpi Retiche e le Alpi Orobiche, conosciuta sicuramente per i Pizzoccheri e il Bitto, ma ricca anche di vigneti e tradizioni.

“VIN DA CANTINA, BROEU DA GALINA, I MANDA I DUTÙR AN RUINA” (Vino da cantina, brodo di gallina, mandano i dottori in rovina)

 

E’ cosi che voglio iniziare un nuovo tour enologico, un emozionante viaggio in una delle terre più uniche che rare della Valtellina dove nasce il vino passito secco meno conosciuto al mondo nonché uno tra i miei preferiti… Lo Sfursat!

Terra bisbetica, contornata dalle Alpi Orobiche e quelle Retiche, la Valtellina si guadagna il titolo di area terrazzata più vasta d’Italia con i suoi 2500 km di terrazzamenti dove trova il giusto compromesso per esprimere al meglio le caratteristiche di un uva già conosciuta come Spanna in Piemonte. Sto parlando del Nebbiolo, qui conosciuto come Chiavennasca. Le origini del suo nome non sono ancora del tutto chiare, inizialmente venivano collegate alla cittadina di Chiavenna, ma con il tempo sono emerse nuove curiosità derivanti dal dialetto locale quali ciu venasca (vitigno con più vigore).

È il Nebbiolo il protagonista del mio articolo di oggi dedicato ai vini della Valtellina

Qualità prevalente della Valtellina, madre della maggior parte dei vini prodotti, il Nebbiolo viene coltivato soprattutto nella provincia di Sondrio la quale gode di un clima favorevole grazie ad una perfetta esposizione a Sud.

Straordinario paesaggio, che può vagamente ricordare quello ligure: angusti terrazzamenti delineati da muretti a secco creano un disegno straordinario e originale, dove ogni giorno mani forti e pazienti coltivano con amore il frutto della loro Terra, per poi essere raccolto manualmente in gerle, qui conosciute come portini.

Il Nebbiolo dà origine a diversi vini e denominazioni, la più diffusa è sicuramente quella del Valtellina Superiore DOCG con le sue sottozone:

MAROGGIA
La più recente tra le sottozone del Valtellina Superiore DOCG

SASSELLA
Forse la più nota tra le sottozone, deve il suo nome all’omonima chiesetta nascosta tra le vigne

GRUMELLO
Il castello di Grumello del XIII secolo

INFERNO
La più piccola e la più calda delle sottozone. Il suo nome si deve dalle alte temperature che d’estate raggiungono e abbracciano i piccoli terrazzi vitati protetti da cavità rocciose.

VALGELLA
La più vasta e quella situata nei comuni di Chiuro e Teglio…Sciatt e Pizzoccheri anche a colazione!!! Ovviamente innaffiati con un calice di Sassella Superiore!

Dopo aver concluso questo splendido viaggio all’insegna dei vini della Valtellina rossi di corpo e ricchi di tannini, possiamo finalmente goderci una succulente fettina di Bitto accompagnata da un calice di Sforzato.
Inizialmente descritto come vino passito secco lo Sforzato di Valtellina, o Sfursat, viene prodotto anch’egli nella provincia di Sondrio.
Le uve Chiavennasca, una volta vendemmiate manualmente, vengono messe ad appassire su graticci posti in ambienti ben ventilati detti anche fruttai per un periodo di 3 mesi.

La perdita del 40% del peso, con una conseguente concentrazione dei succhi nell’acino, arricchisce il mosto di fragranze e aromi di unica autenticità. Un affinamento in legno per almeno un anno, con doveroso riposo in bottiglia per altrettanto periodo, premieranno la pazienza di tutti regalando un vino di incredibile personalità.

Tanti sono i big del mestiere, che propongoni vini della Valtellina anche a livello internazionale, ve ne cito solo alcuni giusto per non lasciarvi del tutto a bocca asciutta (ironia del caso):

Consigli utili su dove riempire il vostro stomaco non solo di vino, non ce ne sono in particolare … ogni porta e portone nascondono un dietro le quinte di cucine caserecce e tradizionaliste dove potrete assaggiare dai classici pizzoccheri, agli sfiziosi sciatt, alle crespelle di grano saraceno ripiene di formaggio, la bresaola che è un must e, se siete coraggiosi come me, avrete anche la fortuna di mangiare diverse preparazioni a base di rane!

Che dire… Buona Valtellina a tutti…Cin Cin! 😉

Sara Furlanetto
Sara Furlanetto

Sommelier presso l’Associazione Italiana Sommelier delegazione di Milano, ho fatto della passione per il vino una filosofia di vita. Sono espatriata dal Bel Paese per ampliare la mia conoscenza ed esportare il made in Italy. Ora vivo e lavoro come sommelier a Praga. Vi accompagnerò in un viaggio itinerante alla scoperta di vini autoctoni e alloctoni, instillando in voi la voglia di conoscere nuovi posti e approfondirne le tradizioni locali.

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