Eccomi di nuovo qui, dopo una breve pausa passata a visitare cantine vinicole e a degustare vino, pronta per un nuovo viaggio in giro per il mondo col calice di vino sempre pieno e ricco di nuovi bouquet sensoriali: oggi vi porto alla scoperta del vino spagnolo. La Spagna è la terra della paella, della Sangria, ma non solo; è anche la patria del buon vino, mio dovere è quindi farvi conoscere i vini spagnoli che delizieranno il vostro palato se avete in programma un viaggio in Spagna.
Spagna
Faccio un piccolo cenno alla storia di questo Paese, dove già ai tempi dei Romani i coppieri servivano vino spagnolo, inoltre, data la privilegiata posizione sull’oceano, molte le esportazioni di vini spagnoli verso la Francia, l’Italia e l’Inghilterra. Fu soprattutto da quest’ultimo Paese che la Spagna ricevette il maggior numero di riconoscimenti grazie all’ormai famoso vino spagnolo chiamato Jerez.
Storia del vino spagnolo
Siamo intorno al 1500 quando ebbe inizio un periodo tumultuoso, legato ad un susseguirsi di scomode vicende politiche tra i due Paesi che distolse l’attenzione dalla cultura vinicola spagnola. Questo periodo si protrasse fino al fino al 1800, quando finalmente si tornò a parlare della Spagna vinicola e del suo vino. Come spesso accade però, proprio il periodo di massimo splendore dell’economia vinicola spagnola, subì un’interruzione quando a ridosso del 1820 arrivò la fillossera, quel dannoso piccolo insetto che devastò completamente la viticoltura spagnola causando ingenti danni come l’estinzione di molte varietà autoctone di vino spagnolo.
La ripresa dal buio periodo avvenne dopo parecchio tempo con una nuova immagine anche del panorama vinicolo spagnolo, con una parentesi tutta dedicata alle bollicine!
Da allora la Spagna, col suo Metodo Classico (definito CAVA), è il maggior produttore al mondo di questa tipologia di vini di qualità e noi gliene siamo tutti davvero grati.
Terre da vino
Fatta questa digressione storica, possiamo definire la Spagna una terra fertile e dinamica, senza dubbio una grande potenza vitivinicola considerando anche che vanta la più vasta superficie vitata al mondo. La produzione di vino spagnolo guadagna il terzo gradino del podio, dietro Francia e Italia questo perchè, nonostante la vastità del territorio vinicolo, alta è la presenza di vecchie vigne che sono poco produttive e limitano la crescita.
Vino spagnolo
Entriamo ora più nello specifico e conosciamo da vicino il vino spagnolo. Il vino rosso (vino tinto per usare un termine autoctono) la fa da padrone, in prima fila possiamo infatti citare il rinomato vino “Tempranillo“, anche se l’uva bianca denominata “Airén” è quella più coltivata e quella che porta alla produzione di vini ordinari di tutto rispetto.
Ora non ci resta che farci un giro per le regioni vinicole e scoprire insieme quale vino spagnolo degustare se doveste passare da quelle parti 😉
Regione di Pendès
Ci troviamo in Catalogna, nei pressi a Barcellona, qui i vini CAVA (gli spumanti prodotti con metodo classico) rappresentano il fiore all’occhiello della regione. Le uve utilizzate per la loro produzione sono Xarel-lo, Parellada e Macabeo come uve autoctone, mentre come uva internazionale possiamo citare lo Chardonnay. Se vi capita di trovare i vini spagnoli Cava Rosé (meno diffusi, ma di tutto rispetto) non esitate, vi inebrieranno di sentori di frutti rossi tipici delle uve Garnacha, Monastrell e Cabernet Sauvignon.
Regione di Rìas Baixas
Trasferiamoci adesso nella parte opposta e andiamo a nord ai confini col Portogallo, più precisamente in Galizia, dove, dopo un calice di bollicine, passiamo ad un vino bianco fermo, fresco e beverino prodotto da uve Albariño. Il notevole successo a livello mondiale dei vini di questa regione è dovuto all’evoluzione enologica che è passata da un uso costante del legno all’affinamento meno invasivo nell’acciaio, che ha saputo valorizzare le caratteristiche aromatiche di questo vitigno.
Regione di Rioja
Spostandci verso est, arriviamo nella regione più a nord della Spagna che è anche quella più famosa. Terra dei grandi vini rossi, la regione della Rioja è anche l’unica ad essere in possesso della denominazione di maggior qualità (Denominación de Origen Calificada, DOCa). Divisa in tre sottozone, Rioja Alavesa, Rioja Alta e Rioja Baja, la regione della Rioja è molto ricca e variegata permettendo la coltivazione di diverse uve.
Le uve a bacca rossa sono quelle più famose e rinomate, per citare alcuni esempi possiamo nominare Tempranillo, Garnacha, Mazuelo e Graciano, senza però dimenticare che potrete trovare anche ottimi bianchi a base di Macabeo, Malvasia e Garnacha Blanca.
Vi potrebbe capitare di assaggiare ancora vini, sia bianchi che rossi, affinati per medio lungo periodo in legno (alcuni vini rossi arrivano anche a oltre 4 anni!)… tradizione che pian piano si sta abbandonando soprattutto per i vini bianchi, favorendo sentori più freschi e fruttati.
Ribera del Duero
Oltre alle sopracitate zone più famose, non possiamo non far menzione di zone meno conosciute ma altrettanto pregiate come per esempio la regione Ribera del Duero sita a nord di Madrid. Qui l’uva protagonista è Tinto Fino o Tinta del Paìs considerata da molti come sostituto del Tempranillo.
Tarragona
A differenza delle due regioni appena nominate dove i grandi vini rossi spagnoli vengono affinati per lunghi periodi in legno americano, nella regione del Priorato si utilizza il legno francese. Qui, in Tarragona, di fronte al mar Mediterraneo nascono dei rossi robusti, ricchi e tannici. Vini spagnoli prodotti a bassa resa da uve “Cariñena”, conosciute in Francia come Carignan e in Italia come Carignano, e la Garnacha, oltre a Tempranillo, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah.
Vini Andalusia
Concludiamo ora il nostro viaggio nella “Terra del Sol” dove troviamo la vera identità del vino spagnolo: il famoso Sherry!
Regione di Jarez
Voliamo nel sud della Spagna e andiamo in Andalusia, terra del sole e di uno dei più famosi vini fortificati al mondo, dove nel passato ha vissuto periodi gloriosi, ma attualmente è ancora poco apprezzato.
Sherry o Jerez sono dei vini complessi e straordinari proprio come le loro tecniche di produzione e di invecchiamento (come il rinomato metodo Solera), le uve, esclusivamente bianche, maggiormente utilizzate sono Palomino, Moscatel e Pedro Ximénez.
Potrete scegliere in base al momento della giornata quale tipologia di vino spagnolo bere, tra le numerose varietà di Jerez possiamo distinguere in base al sentore il fino da quello oloroso:
Jerez Fino ossia vini spagnoli secchi e freschi, tra le migliori varietà di Jerez fino vi propongo:
- Manzanilla
- Fino
- Amontillado
- Palo Cortad
Jerez Oloroso ossia vini spagnoli più corposi, scuri e (anche) dolci come le varietà:
- Oloroso
- Cream
- Pedro Ximénez
Vi consiglio però di abbinarci qualche pietanza locale che vi aiuterà a reggere la sua possenza alcolica (tra i 15% e i 22% vol.) 😉
Spero di avervi incuriosito e inebriato coi profumi del vino spagnolo. Non mi resta che salutarvi e… alla prossima enoavventura e… cin cin!