Granada e Cordoba. Dopo la gita nelle terre e castelli di Ludwig il nostro DNA itinerante ci porta in terra spagnola per un weekend nel Sud della Spagna in un tour nel cuore dell’Andalusia. Prima di farvi conoscere queste affascinanti città spagnole, è d’obbligo dispensare alcuni cenni storici e di cultura generale, come insegnano le fidate Cosmopolite. Ebbene dovete sapere che l’Andalusia è la comunità autonoma più popolosa della Spagna ed è composta da otto province, tra cui le più note Siviglia (il capoluogo) Granada, Cordoba e Malaga. E’ stata riconosciuta comunità autonoma dal governo spagnolo nel 1978 ed è considerata la patria dell’architettura moresca, insomma un vero gioiello artistico e architettonico che vale sicuramente visitare anche solo per un weekend fuoriporta.
Tour Andalusia
Le città di Granada e Cordoba sono sicuramente due tra i principali luoghi d’interesse dell’Andalusia, grazie anche alle loro straordinarie opere architettoniche tra cui citiamo in primis l’Alhambra di Granada e la Grande Moschea di Cordoba.
Granada
La prima tappa del tour in Andalusia di tre giorni è Granada.

Come arrivare a Granada
Approfittiamo dei voli low cost che dall’aeroporto di Malpensa ci portano a Granada in poco più di due ore, opzione decisamente preferibile al viaggio in macchina.
Sorpresa all’atterraggio a Granada: ci accoglie un aeroporto piccolo ma molto carino (solo quattro i gates!!!!!!), con tutto il necessario per raggiungere il centro di Granada: pullman, taxi oppure noleggio auto. In viaggio verso Granada scorgiamo la prima meraviglia con la Sierra Nevada (perennemente innevata) che si staglia nel cielo azzurro. Un’autentica riserva di chiare, fresche e dolci acque per la città ai suoi piedi.

Hotel a Granada
La città di Granada è il punto di partenza ottimale per un tour in Andalusia. Offre moltissime possibilità di soggiorno dai B&B, ai piccoli alberghi paragonabili alle nostre “pensioni” oppure, pecunia permettendo, ai numerosi alberghi a 4 o 5 stelle situati nel centro della città andalusa. Amanti delle comodità abbiamo optato per quest’ultima soluzione, scegliendo l’Hotel Melià Granada che ci ha stupiti per la bontà dei prezzi e dal principesco trattamento (pernottamento e prima colazione ad abundantiam). Depositati i bagagli ed effettuato rapito quanto necessario rinfrescamento personale cartina di Granada alla mano (ve la danno in albergo) si parte alla scoperta di una città che ad ogni angolo riserva bellissime sorprese. Per meglio organizzarsi consiglio l’acquisto di una guida di Granada che riporta diversi itinerari con evidenziati i principali palazzi, chiese, costruzioni moresche e tutto quanto si può e si deve vedere.
Booking.com Giorno 1
Cosa vedere a Granada in 2 giorni
Albayzin
Atterriamo in terra Andalusa, a Granada nel primo pomeriggio e ci concediamo subito una breve visita per conoscere meglio la città, un antipastino che ci farà solo ingolosire e incuriosire sulle bellezze della città di Granada. Vi consiglio la salita verso l’Albayzin, il pittoresco quartiere di Granada formato da viuzze e vicoletti che sorge sulla collina di fronte all’Alhambra, da farsi rigorosamente a piedi, iniziando da Plaza Nueva. Si segue l’antica via che costeggia il fiume Darro, rimarrete piacevolmente incantati dai romantici ponticelli che collegano le due sponde. Dopo un breve tratto di strada sulla destra apparirà la maestosa Alhambra, l’affascinante complesso palaziale andaluso nel suo tipico colore rossastro. L’Alhambra è una vera e propria città murata, quasi una medina come le più famose di Marrakech e Fez, eretta nel 1232 in posizione strategica sul colle Sabika e rappresenta uno splendido esempio di arte andalusa. Patrimonio dell’UNESCO dal 1984, l’Alhambra è in lizza anche per entrare a far parte delle sette meraviglie del mondo moderno, niente male che dite?

Il complesso dell’Alhambra, grazie alla sua maestosità e alla sua posizione sulla cima del colle offre uno spettacolo magnifico anche con le luci della sera. Decidiamo quindi di tuffarci nelle innumerevoli viuzze di Granada per inerpicarci verso il Sacromonte, il quartiere dei gitani di Granada dove nacque il flamenco, per godere della magnifica vista dell’Alhambra e sullo sfondo, della Sierra Nevada con le sue nevi perenni. Gli appassionati di fotografia come me impazziranno innanzi a questo spettacolo di luci e paesaggi.
Sacromonte Andalusia
La discesa dal Sacromonte sarà certamente più agevole in confronto alla salita, ma se la stanchezza comincerà a farsi sentire potrete riposare le stanche membra in uno dei numerosi locali presenti in Granada, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Variegati i menù che offre la città di Granada (non si muore di fame, tranquilli), non si può evitare di provare le prelibatezze locali frutto della tradizione contadina e marinara della regione andalusa. Cerveza con tapas rimangono comunque un must nella caliente Andalusia, considerate che le porzioni sono abbondanti e i prezzi molto molto convenienti, il paradiso del gusto!
Per un approfondimento sul vino spagnolo ecco puntuali anche i consigli della nostra sommelier Sara, che vi porta alla scoperta dei Vini dell’Andalusia e delle degustazioni eno-gastronomiche della Spagna.

Giunti al termine della prima giornata, stanchi ma con gli occhi pieni di cotanta bellezza ci rechiamo all’Hotel Melià Granada per un adeguato riposo e abbondante colazione.
Per visitare Albayzín e Sacromonte la città offre anche diverse possibilità di tour prenotabili online:
- Un tour guidato a piedi alla scoperta della storia e delle curiosità di questi luoghi meravigliosi
- un tour privato di 2 ore del quartiere dell’Albayzin, visita delle case nella grotta dei gypsy del Sacromonte e spettacolo di flamenco live.
- Tour in segway
- Giro in biciletta elettrica
- Tour guidato con bicicletta elettrica
Giorno 2
Visitare l’Alhambra Granada
Partenza di buon mattino sempre rigorosamente a piedi considerata la posizione centrale dell’albergo, con direzione Alhambra, non prima di aver ammirato, in Plaza Isabel La Catolica, la magnifica statua che immortala Isabella di Castiglia e Cristoforo Colombo nell’atto in cui la Regina lo autorizza a partire per il nuovo mondo.
Poco distante è possibile visitare l’antico Corral del Carbon (1330 c.ca) con l’entrata ad arco a ferro di cavallo di stupefacente bellezza. Il nome Corral del Carbon, un tempo locanda utilizzata dai commercianti di carbone per i loro affari ora sede degli uffici governativi.






Come raggiungere l’Alhambra
Proseguendo per Plaza Nueva si devia verso Questa Gomérez per trovarsi di fronte alla Puerta de la Granadas da cui, in circa 20 minuti, si giunge all’Alhambra. Per quanto ovvio è indispensabile la prenotazione in quanto le entrate sono prefissate (gruppi da 25 persone). Descrivere in poche righe quello che è uno dei complessi più visitati al modo è pressoché impossibile. Patrimonio culturale dell’Umanità è, di fatto, una città murata (medina), la costruzione del maestoso complesso, come anticipato iniziò nel IX secolo. Nel XIII secolo a seguito della conquista saracena di Granada il complesso dell’Ahlambra fu oggetto di ampliamento sino a raggiungere il massimo splendore attuale. Rimase sotto dominio saraceno sino all’inizio del 1492 quanto i Re Cattolici (Isabella e Ferdinando) conquistarono la città di Granada. Negli anni successivi il complesso subì notevoli cambiamenti e purtroppo un continuo degrado. Dal XIX secolo è infatti in atto il suo restauro che continua anche oggi.
Mettete in preventivo l’intera giornata per visitare questo gioiello di architettura in ogni singolo angolo, fino alla sommità per godersi la vista della città sottostante città di Granada.
Biglietti Alhambra
I biglietti per visitare Alhambra vanno acquistati con largo anticipo!
La visita dell’intero complesso dell’Alhambra comprende:
- Alhambra
- i Giardini del Generalife
- i Palazzi dei Nasridi
- la Alcazaba
Potete acquistare i biglietti salta fila per un tour guidato al complesso dell’Alhambra a questo link.
Breve sosta per ritemprare il corpo, dopo aver ritemprato lo spirito e discesa di nuovo verso Plaza Nueva per raggiungere la Cattedrale dell’Incarnazione che comprende la Cappella Reale, mausoleo dove sono sepolti i Re Cattolici, Isabella di Castiglia, il marito Ferdinando d’Aragona la loro figlia Giovanna la Pazza ed il di lei marito Filippo il Bello. Splendidi i sarcofagi in marmo opera di uno scultore italiano per quanto riguarda i reali e di uno spagnolo per la figlia e genero. Da visitare anche il museo della Cappella Reale con opere di straordinario valore.
All’uscita della cattedrale è doveroso perdersi nelle innumerevoli viuzze adiacenti all’Alhamabra che costituiscono l’antico “centro commerciale” della città. Per chi ha avuto la fortuna di viaggiare nei paesi arabi in tempi più tranquilli troverà la stessa atmosfera e gli stessi profumi.
Per i più stanchi si consiglia cena tranquilla e il rientro alla base per prepararsi al giorno successivo, per chi avesse ancora energia la visita ad un locale dove si balla il flamenco è doverosa. Poi tutti a letto in attesa di partire per la visita alla prossima città dell’Andalusia: l’affascinante Cordova.
Giorno 3
Cordoba
Dopo la riposante notte con ancora negli occhi le bellezze dell’Alhambra sveglia di buon ora per ripartire con il nostro tour dell’Andalusia e affrontare il viaggio verso Cordoba (o Cordova che dir si voglia! 🙂 )
Come arrivare a Cordoba da Granada
Situata a Nord di Granada a circa 210 kilometri percorribili in auto (rent a car consigliato) in direzione nord est. Qualche problemino di traffico per uscire da Granada (al solito) ma poi il viaggio è tranquillo e rilassante circondato da un paesaggio incantevole. Uliveti a perdita d’occhio, migliaia e migliaia di ulivi ricoprono infatti in file ordinatissime le colline sino all’arrivo a Cordoba. Alcune piantagioni recenti, altre con qualche decennio, campi predisposti per la piantagione ma, comunque, ulivi, ulivi ed ancora ulivi.
Dopo 210 chilometri di colline ed uliveti ecco apparire Cordoba in una conca che racchiude questa bellissima cittadina (di oltre 300.000 abitanti) che la fa diventare, nel periodo estivo, un forno a cielo aperto. Si raggiungono e si oltrepassano tranquillamente i 42 gradi e l’unica fonte di frescura è data dal fiume Guadalquivir ma che ha perso, nel corso dei secoli, buona parte della sua portata d’acqua. Arrivando a Cordoba è consigliabile parcheggiare nei pressi dell’antico ponte Romano.
Storia di Cordoba
L’origine della città risale al paleolitico stante alcuni reperti dell’epoca. Le prime notizie storiche risalgono all’epoca cartaginese mentre la conquista romana risale a circa 200 anni prima di Cristo. A metà dell’VIII secolo passò sotto il dominio saraceno sino al famoso 1492 con la cosiddetta “reconquista” e la definitiva cacciata dei mori dalla Spagna cattolica.

Cosa vedere a Cordoba
Cosa vedere a Cordoba vi starete chiedendo. Domanda difficile ma risposta facile: tutto!!! In un solo giorno miracoli non si possono fare, quindi bisogna focalizzarsi sulle cose più importanti.
Grande Moschea di Cordoba
Il mio consiglio è quello di non perdere la visita al più famoso monumento musulmano presente in Spagna la Grande Moschea di Cordoba (in lingua natia Mezquita Catedral de Cordoba). Lo straordinario monumento è stato eretto nel VI secolo inizialmente come Basilica visigota, la Mosche di Cordoba rimane Cristiana sino al 750 circa. Inizia poi il dominio saraceno che vedrà la Moschea di Cordoba oggetto di ampliamenti, successivamente (1236) con la riconquista cristiana di Cordoba viene convertita in Cattedrale e, da allora si sono susseguiti altri ampliamenti, altre costruzioni e numerose ristrutturazioni. Oggi la Grande Moschea di Cordova è splendidamente conservata ed è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 1984.
Il biglietto salta fila per la visita della Grande Moschea di Cordova con guida officiale è acquistabile online a questo link.
Di particolare pregio la Cappella Reale, la Mezquita (Moschea), le colonne (originariamente erano circa 1300 ma ne rimangono ad oggi “solo” 800), e poi le mura esterne, la Torre Campanaria (in origine il famoso minareto), lo splendido giardino interno con aranceti (Patio de los Naranjos) che, in origine vedeva svettare numerose palme che davano ombra e frescura a chi si riparava dal caldo estivo. Il clima in Andalusia non lascia scampo d’estate, le temperature sfiorano spesso i 40 gradi all’ombra. L’intera mattinata se ne va ammirando questo splendido edificio ed il pomeriggio è dedicato alla scoperta dei vicoli di Cordoba. Il quartiere ebraico, i numerosi “patios”, il Vicolo dei fiori” la Plaza della Corredera. Consiglio; compratevi una pianta della città perché rischiate fortemente di perdervi (e non sarebbe poi un grande problema…).





Come sempre gli appassionati di fotografia aspetteranno il calar del sole per immortalare l’antico ponte romano (che attraversa il Guadalquivir) ed i resti dell’antico Mulino dell’Albolafia che serviva per condurre l’acqua dal fiume al Palazzo degli emiri Arabi. Le mura del medesimo sono originali, la ruota di legno (ovviamente) è stata ricostruita. Si narra che Isabella la Cattolica, infastidita dal rumore che faceva la ruota ordinò di smontarla per non essere disturbata. Bizzarria della nobiltà.

Si conclude così il nostro tour in Andalusia e si torna nella tarda serata verso Granada per cena ed un ultima Sangria. Il giorno successivo si riparte per la terra natia. I ricordi sono ben conservati nelle nostre menti, nel nostro cuore e… nella scheda SD nella nostra fidata Nikon.
Cosa mettere in valigia per un viaggio in Andalusia
Prima di lasciarvi ecco qualche suggerimento su cosa mettere in valigia in un tour in Andalusia. Col calare della sera la “caliente” Andalusia si fa molto meno caliente. Ricordate che nel mese di febbraio, quando l’abbiamo visitata noi, il clima in Andalusia è bizzarro: si passa tranquillamente dai 4/5 gradi della mattina ai 18/19 del pomeriggio salvo poi ritornare a temperature “fresche” di sera. Ergo attrezzarsi alla bisogna per evitare sicuri “congelamenti” ed evitare di scaldarsi eccessivamente con Sangria a fiumi, stante il fatto che la servono, sempre, ghiacciata. se viaggiate con un bagaglio a mano, ricordate di verificare le misure della valigia e i pesi consentiti!
Arrivederci alla prossima gita!