Overtourism. Sentiamo sempre più spesso questo termine contrapposto al concetto di turismo responsabile. Ma cosa significa? E che ripercussioni ha sulla nostra vita e sul nostro territorio? Ce lo spiega Angelo Presenza, ricercatore presso il Centro Studi sul Turismo, Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi del Molise, dove insegna Destination Management e Creazione e Gestione delle Imprese turistiche.
Overtourism
Definizione di overtourism
“Il termine inglese overtourism è diventato ormai di uso comune anche nella lingua italiana. Molto semplicemente, possiamo tradurlo con sovraffollamento turistico. Si può verificare nelle destinazioni turistiche più gettonate come forma esasperata e senza controllo del turismo di massa. Questo fa si che la qualità della vita dei residenti e del soggiorno dei visitatori ne risentano notevolmente. Se ne deduce che si può definire come quel fenomeno secondo cui una destinazione popolare o una particolare attrazione vengono invasi dai turisti in modo insostenibile.
L’impatto sul territorio ed i suoi abitanti
Il sovraffollamento turistico non mette a rischio solo le risorse naturali e le infrastrutture, ma anche l’impatto socioculturale dei turisti verso le popolazioni locali. Un esempio molto esplicativo è quando i residenti devono adeguare in modo eccessivo le proprie attività quotidiane ai flussi di visitatori. Questo include sia la dimensione fisica – quanti visitatori ed escursionisti può sopportare un centro storico? – ma soprattutto la soglia psicologica: quanto turismo possono sopportare i residenti? Quando cominciano ad avvertire la presenza dei visitatori come eccessiva?
La crescita del turismo
L’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) stima che il turismo continuerà a crescere del 3,3% all’anno fino al 2030, superando i 2 miliardi di turisti, stimolato soprattutto dalla riduzione dei costi di trasporto, dalle facilitazioni di viaggio ed alloggio e dall’aumentata capacità di spesa di significative parti della popolazione di numerosi paesi emergenti, Cina ed India in primis.
Il caso di Venezia
In questo scenario, l’overtourism rappresenta una piaga per molte città d’arte e destinazioni da sogno ormai troppo affollate. Si pensi ad esempio al caso emblematico di Venezia, eletta capitale mondiale del turismo di massa, battendo di gran lunga Barcellona, Amsterdam e Bangkok. Con almeno 23 milioni di visitatori l’anno, la città lagunare è soffocata dai troppi turisti, pari a ben 370 visitatori l’anno per ogni residente nel centro storico, che sono meno di 54 mila.
Le conseguenze dell’overtourism
Conseguenze più evidenti riguardano sicuramente l’aumento degli affitti, ma anche l’inquinamento causato dall’eccessiva movimentazione di persone e merci. Non mancano i casi in cui si diffonde tra la popolazione residente anche una certa avversione verso i turisti tanto che iniziano a proliferare manifestazioni contro il turismo di massa, come anche scritte sui muri delle città che indicano turisti tornate a casa vostra o turista non distruggere la nostra città”.